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    Conversazione intorno alla poesia

    Presentazione della raccolta "Postuma" di  Miguel Ángel Cuevas pubblicata quest'anno per i tipi de Le Farfalle (casa editrice fondata dal compianto Angelo Scandurra).

    Sarà presente l'Autore, partecipa Sebastiano Burgaretta e Giovanni Miraglia.

    Miguel Ángel Cuevas (Alicante, Spagna, 1958) è professore ordinario di Letteratura Italiana all'Università di Siviglia. Ha tradotto in castigliano Pirandello, Tozzi, Luzi, Pasolini, Consolo, Scandurra, Attanasio, Burgaretta, Di Mauro, Cannizzo; in italiano, Valente, Oteiza. Per la poesia ha pubblicato, in Spagna: Celebración de la memoria (1987; seconda forma, Memoria, 2013), Manto (1990), Incendio y término (2000), Silbo (2001). In Italia, in autotraduzione: 47 Frammenti (2005), Scrivere l'incàvo (2011), Modus deridendi (2014), Sibilo (2015), Pietra – e cruda (2015), le prose di Una Sicilia deambulata (2016), l'antologia Ultima Fragmenta (2017).

     

     

     

    Quest'anno la pandemia ci ha reso più consapevoli che la scienza non può dare certezze, ma metodi per esplorare la realtà che ci circonda. Il premio Nobel per la Fisica, assegnato ad un Italiano studioso di sistemi complessi, aggiunge un ulteriore tassello alla correttezza del lavoro svolto dall'associazione nell'affrontare i temi della Democrazia, dell'economia, dei cambiamenti sociali e climatici, con una visione unitaria del sapere che coinvolga tutte le arti e le scienze.

    Ci incontreremo venerdì 5 novembre 2021 alle ore 18,00 presso i locali del CERCHIO in via Arsenale 40/A Siracusa per riprendere il dibattito iniziato negli anni scorsi discutendo di come si possa recuperare la partecipazione democratica dei cittadini e di come superare il momento di grave crisi delle istituzioni.

     

    • Cosa è il CLIMA.
    • Sta cambiando?
    • Come viene narrato il cambiamento.

    I soci e gli amici dell’associazione IL CERCHIO, sono invitati ad essere presenti sia di mattina al Liceo Einaudi, sia di pomeriggio presso i locali del CERCHIO, Siracusa.

    Nel pomeriggio non si ripeterà la relazione, ma sarà aperto il dibattito tra tutti coloro che saranno presenti.

    Angelo Fiore
    (Palermo 1908-1986)

    Scrittore di inquietudini profonde e universali, in “Domanda di prestito”, romanzo costituito da una serie di siparietti e dialoghi di delirante burocratismo, viene trattata una misteriosa richiesta di finanziamento che uno sconosciuto e forse inconoscibile nuovo segretario comunale ha inoltrato al sindaco di una innominata città.

     

     

    Incontro al Cerchio con Michele Mezza, giornalista per quarant’anni in rai. Ha ideato e sviluppato il progetto rainews24. Insegna all’Università Federico II di Napoli. È autore di numerose pubblicazioni relative alla gestione democratica dei dati.

     “Scienza e realtà si stanno aggrovigliando in una dialettica reciprocamente distruttiva, togliendo ogni spazio a quella conflittualità sociale che sola può dare vigore, nella società del calcolo, a forme moderne di cittadinanza attiva.” (l’algoritmo del contagio – M. Mezza).

    Avremo la possibilità di conversare direttamente con Michele Mezza sui problemi della libertà nella comunicazione poco trasparente e spesso manipolata da interessi economici di parte. L’informazione può essere libera per poter porre le giuste domande? Come è possibile sottrarsi ai poteri di chi detiene l’informazione digitale potenziata dalla rete e dalla possibilità di gestire una quantità e una complessità di dati inverosimile?

    Oggi chi fa informazione non si chiede più perché, o come, succedono gli eventi, è sufficiente controllare che succedono e trovare tutte le correlazioni possibili tra gli eventi attraverso la matematica e la scienza dei “big data”. Non vi è più una testa pensante nella redazione dei giornali, è sufficiente un buon algoritmo per dirigere, attraverso la informazione, le scelte economiche e politiche di un popolo. Umberto Eco, citato da Mezza, diceva nel lontano 1967 “la battaglia per la sopravvivenza dell’uomo come essere responsabile nell’Era della Comunicazione non la si vince là dove la comunicazione parte, ma là dove arriva”. Nel 1969 nacque la rete e cambiò definitivamente il modo di fare informazione, di fare ricerca, di fare politica.

    Dice Mezza, “Il motore professionale del giornalismo diventa oggi la potenza dei big data, e il corredo di intelligenza artificiale che li raccoglie e li analizza all’interno di piattaforme che muovono le informazioni”.

    Il giornalista è credibile se le informazioni che veicola danno risultati misurabili in termini di vendita o visibilità (e i risultati saranno sicuramente misurabili se a priori provengono da dati misurabili e misurati).

    In pratica se ho misurato un certo interesse su una notizia (non importa se vera o falsa) posso e devo usare tale notizia per ottenere risultati tali che mi rendono credibile perché la mia credibilità è determinata a priori dalle misure effettuate.

    Oggi il fruitore di una notizia è lo stesso produttore della notizia. I social media hanno proprio questa caratteristica, una data notizia è il nodo di una rete i cui frequentatori appartengono allo stesso “tipo”.

    Chi detiene il controllo della rete sa chi sono i miei amici, cosa pensano, cosa scrivono, quali notizie veicolano all’interno della rete.

    Con gli amici della “Civetta di Minerva” discuteremo di questi problemi Giorno 24 giugno, alle ore 17.30, presso i locali del Cerchio in via Arsenale 40/A.

    L’ingresso è riservato ai soci e agli invitati: obbligo di mascherina, distanziamento, vaccinazione anticovid con almeno una dose e non avere sintomi similinfluenzali.

      

    Calcolare e comprendere.

    Un computer, giocando con il bianco, si potrebbe accorgere che la partita del diagramma è patta?

    Gli scacchi sono un gioco riconducibile a calcolo e con un computer potentissimo e velocissimo, in linea teorica tutti i problemi di scacchi sono risolvibili. Nella pratica però tutte le partite possibili sono circa 10123, praticamente infinite!

    Ci sono problemi che non possono essere risolti calcolando, ma comprendendo. Questo vale sia nella teoria dei numeri che nell’arte e nella scienza. Tutti chiamano questa capacità della mente: creatività, genialità, originalità, bellezza.

    Tutte queste qualità sono collegate al libero arbitrio, alla coscienza, alla essenza umana, ma esperimenti scientifici dimostrano che il libero arbitrio sembra essere dipendente dalla “fisica” associata al cervello, per cui, se il cervello è un insieme di connessioni biochimiche e biofisiche, allora non è altro che una macchina che fa calcoli, quindi anche la creatività, per alcuni, è trasformabile in un algoritmo.

    Cosa è la creatività che permette all’uomo di risolvere, senza calcolare, problemi come quello posto nel diagramma? Come si esplica negli scacchi, nella scienza e nelle arti?

    Converseremo on line di questi argomenti con Giorgio Chinnici giorno 8 aprile alle ore 19,00 al link:

     

    
https://zoom.us/j/93675881586?pwd=Uk5CTEx6dkFzTmxxSG1EcXN6ZUgvdz09

    I.D. 93675881586                passcode 114352

     

    Streaming video in diretta su:

    https://www.facebook.com/ComitatoScacchisticoSiciliano

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